Marziani o missionari?
- Marziani o missionari?
- Oggi non è più così?
- Lei fa un quadro della realtà italiana da far accapponare la pelle.
- dovreste aver vinto da un pezzo, se le cose stanno come lei descrive
- Chi ci dice che non vi comportereste allo stesso modo?
- Veniamo alla seconda diversità.
- Non trovo grandi differenze rispetto a quanto può pensare un convinto socialdemocratico europeo
- Dunque, siete un partito socialista serio…
- quel mutamento di metodi e di politica c’è o no?
- La questione morale oggi è al centro della questione italiana. Perché?
- Tutto nasce dal fatto che voi non siete stati ammessi nel governo del Paese?
- Prima ancora del ricambio della classe dirigente e di governo, è quello di un mutamento dei rapporti di forza a sinistra,
- Tra le caratteristiche del vostro essere diversi non ci sarà per caso anche una tendenza al neutralismo europeo, che invece i socialdemocratici europei respingono
- vorrei che adesso lei mi parlasse dello stato del suo partito. C’è una perdita di velocità? Una perdita di influenza?
- Lei e il gruppo dirigente del suo partito eravate stati tenacemente contrari ad ogni discorso di alternativa
- Come forza e influenza, il Pci ha girato la boa
- Quali caratteristiche ha questa crisi secondo lei?
- Vuole indicare secondo lei le cause di questa decadenza?
- Lei sperava che Spadolini adottasse in qualche modo la proposta Visentini di un governo sganciato dai condizionamenti dei partiti?
- Il Pci, agli inizi del 1977, lanciò la linea dell’ “austerità”
- L’inflazione avrà pure delle cause
- Lei è favorevole ad un taglio radicale della spesa?
- E il costo del lavoro?
- A che punto siamo con il terrorismo?
- Qual è il suo giudizio sul congresso del partito comunista polacco?
- Il metodo di votazione adottato a Varsavia è assai più libero non soltanto rispetto a tutti gli altri partiti comunisti dell’Est, ma perfino rispetto al Pci
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Mi pare che incuta paura a chi ha degenerato. Ma vi si può obiettare: voi non avete avuto l’occasione di provare la vostra onestà politica, perché al potere non ci siete arrivati. Chi ci dice che, in condizioni analoghe a quelle degli altri, non vi comportereste allo stesso modo?
«Lei vuol dirmi che l’occasione fa l’uomo ladro. Ma c’è un fatto sul quale l’invito a riflettere: a noi hanno fatto ponti d’oro, la Dc e gli altri partiti, perché abbandonassimo questa posizione d’intransigenza e di coerenza morale e politica. Ai tempi della maggioranza di solidarietà nazionale ci hanno scongiurato in tutti i modi di fornire i nostri uomini per banche, enti, poltrone di sottogoverno, per partecipare anche noi al banchetto. Abbiamo sempre risposto di no. Se l’occasione fa l’uomo ladro, debbo dirle che le nostre occasioni le abbiamo avute anche noi, ma ladri non siamo diventati. Se avessimo voluto venderci, se avessimo voluto integrarci nel sistema di potere imperniato sulla Dc e al quale partecipano gli altri partiti della pregiudiziale anticomunista, avremmo potuto farlo; ma la nostra risposta è stata no. E ad un certo punto ce me siamo andati sbattendo la porta, quando abbiamo capito che rimanere, anche senza compromissioni nostre, poteva significare tener bordone alle malefatte altrui, e concorrere anche noi a far danno al paese».