Marziani o missionari?
- Marziani o missionari?
- Oggi non è più così?
- Lei fa un quadro della realtà italiana da far accapponare la pelle.
- dovreste aver vinto da un pezzo, se le cose stanno come lei descrive
- Chi ci dice che non vi comportereste allo stesso modo?
- Veniamo alla seconda diversità.
- Non trovo grandi differenze rispetto a quanto può pensare un convinto socialdemocratico europeo
- Dunque, siete un partito socialista serio…
- quel mutamento di metodi e di politica c’è o no?
- La questione morale oggi è al centro della questione italiana. Perché?
- Tutto nasce dal fatto che voi non siete stati ammessi nel governo del Paese?
- Prima ancora del ricambio della classe dirigente e di governo, è quello di un mutamento dei rapporti di forza a sinistra,
- Tra le caratteristiche del vostro essere diversi non ci sarà per caso anche una tendenza al neutralismo europeo, che invece i socialdemocratici europei respingono
- vorrei che adesso lei mi parlasse dello stato del suo partito. C’è una perdita di velocità? Una perdita di influenza?
- Lei e il gruppo dirigente del suo partito eravate stati tenacemente contrari ad ogni discorso di alternativa
- Come forza e influenza, il Pci ha girato la boa
- Quali caratteristiche ha questa crisi secondo lei?
- Vuole indicare secondo lei le cause di questa decadenza?
- Lei sperava che Spadolini adottasse in qualche modo la proposta Visentini di un governo sganciato dai condizionamenti dei partiti?
- Il Pci, agli inizi del 1977, lanciò la linea dell’ “austerità”
- L’inflazione avrà pure delle cause
- Lei è favorevole ad un taglio radicale della spesa?
- E il costo del lavoro?
- A che punto siamo con il terrorismo?
- Qual è il suo giudizio sul congresso del partito comunista polacco?
- Il metodo di votazione adottato a Varsavia è assai più libero non soltanto rispetto a tutti gli altri partiti comunisti dell’Est, ma perfino rispetto al Pci
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Lei dice che, come forza e influenza, il Pci ha girato la boa. Da dove lo deduce?
«Dai risultati elettorali dell’80 e soprattutto dall’81. In generale abbiamo recuperato una buona parte dei voti operai, giovanili e popolari che non ci erano stati confermati nel ’79. E abbiamo certamente esteso i consensi fra le masse femminili. E anche il voto a noi dei ceti medi non è diminuito, mediamente. Il nostro rapporto con le masse, anche se non è ancora soddisfacente, è in netto miglioramento. Avanziamo nelle grandi città».
Non nel Mezzogiorno.
«È vero, qui è il punto debole e non si tratta di cosa di poco conto. Nel Sud la situazione è più difficile, anche perché i condizionamenti clientelari sono più forti e noi non riusciamo a contrastarli con efficacia. Ma nell’80 abbiamo migliorato le posizioni a Napoli e a Taranto. Nell’81 abbiamo avanzato a Ragusa. Certo, in Puglia la sconfitta è stata grave e anche in diverse altre realtà del Sud siamo andati indietro o siamo rimasti fermi. Ma, complessivamente, la risalita è cominciata. E questa volta parta da una base consolidata che sta sopra il 30 per cento e che avviene in presenza di una crisi della Dc e del suo sistema di potere come mai si era vista».