E’ stata consegnata domenica 5 luglio alla vincitrice, Camilla Ferraro, la Borsa di studio istituita dalla Fondazione novarese dei Democratici di Sinistra in memoria di Mauro Balestri, socio fondatore.
I criteri di valutazione tenevano conto della media universitaria, delle attività extra studio e dell’impegno civico: Camilla, laureata in lettere moderne, prosegue gli studi per la laurea specialistica in comunicazione aziendale; fra le altre attività è consigliere comunale delegata a turismo e comunicazione e capogruppo di maggioranza nel suo comune, Meina.
La commissione che ha valutato le domande era composta da Massimo Balestri, Maurizio Barbero, Giulio Brusori, Patrizia Pennestrì e Giuliana Zanetta; la premiazione è avvenuta nella cornice della Festa de l’Unità di Grignasco, alla quale Balestri ha contribuito fattivamente per molti anni.
Il Presidente del CdA della Fondazione, Alberto Reda, ha ricordato l’attenzione e lo scrupolo messi da Mauro Balestri nell’amministrare la Fondazione, ma anche la correttezza come membro della commissione di garanzia dei Ds provinciali: «Ho imparato molto da lui. Dovevamo gestire il caso di due iscritti che in un comune avevano scelto di aderire ad una lista diversa da quella dei Ds. Tutti in qualche modo attendevamo l’opinione di Mauro ma lui ci disse semplicemente “Lo statuto e il regolamento parlano chiaro: pensate che io voglia decidere fuori dalle norme?”. E così fu una riunione molto breve».
Il dr. Martelli, che fu collega di Balestri come giudice tributario, ne ha ricordato il rigore e la serietà nel difficile compito: «Non tollerava il pressapochismo, vedere che alcuni componenti della Commissione tributaria pensavano di poter giudicare procedimenti complessi sulla base di una lettura degli atti pochi minuti prima: per lui era impensabile. E lo faceva presente con il suo carattere deciso, che spiazzava l’interlocutore. In quel mandato abbiamo assunto anche decisioni coraggiose, che hanno dato ragione al cittadino anziché, come era più comodo, al fisco».
A Massimo Balestri, figlio di Mauro e presidente della Commissione giudicatrice, l’esprimere «la strana sensazione di essere qui alla cerimonia per una borsa di studio intitolata a mio padre, e consegnare il premio qui in questa Festa alla quale si è sempre dedicato con grande impegno. Però davvero non c’è modo migliore di ricordare una persona, anche di colmare una mancanza, che quello di fare qualcosa che guarda al futuro, come fa questa borsa rivolta ai giovani che si impegnano in più ambiti».
I criteri di valutazione tenevano conto della media universitaria, delle attività extra studio e dell’impegno civico: Camilla, laureata in lettere moderne, prosegue gli studi per la laurea specialistica in comunicazione aziendale; fra le altre attività è consigliere comunale delegata a turismo e comunicazione e capogruppo di maggioranza nel suo comune, Meina.
La commissione che ha valutato le domande era composta da Massimo Balestri, Maurizio Barbero, Giulio Brusori, Patrizia Pennestrì e Giuliana Zanetta; la premiazione è avvenuta nella cornice della Festa de l’Unità di Grignasco, alla quale Balestri ha contribuito fattivamente per molti anni.
Il Presidente del CdA della Fondazione, Alberto Reda, ha ricordato l’attenzione e lo scrupolo messi da Mauro Balestri nell’amministrare la Fondazione, ma anche la correttezza come membro della commissione di garanzia dei Ds provinciali: «Ho imparato molto da lui. Dovevamo gestire il caso di due iscritti che in un comune avevano scelto di aderire ad una lista diversa da quella dei Ds. Tutti in qualche modo attendevamo l’opinione di Mauro ma lui ci disse semplicemente “Lo statuto e il regolamento parlano chiaro: pensate che io voglia decidere fuori dalle norme?”. E così fu una riunione molto breve».
Il dr. Martelli, che fu collega di Balestri come giudice tributario, ne ha ricordato il rigore e la serietà nel difficile compito: «Non tollerava il pressapochismo, vedere che alcuni componenti della Commissione tributaria pensavano di poter giudicare procedimenti complessi sulla base di una lettura degli atti pochi minuti prima: per lui era impensabile. E lo faceva presente con il suo carattere deciso, che spiazzava l’interlocutore. In quel mandato abbiamo assunto anche decisioni coraggiose, che hanno dato ragione al cittadino anziché, come era più comodo, al fisco».
A Massimo Balestri, figlio di Mauro e presidente della Commissione giudicatrice, l’esprimere «la strana sensazione di essere qui alla cerimonia per una borsa di studio intitolata a mio padre, e consegnare il premio qui in questa Festa alla quale si è sempre dedicato con grande impegno. Però davvero non c’è modo migliore di ricordare una persona, anche di colmare una mancanza, che quello di fare qualcosa che guarda al futuro, come fa questa borsa rivolta ai giovani che si impegnano in più ambiti».