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I quaderni di Gramsci alla XXIX Salone internazionale del libro 12-16 maggio

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I QUADERNI DI GRAMSCI

Mostra dei manoscritti a cura della Fondazione Istituto Gramsci 

TORINO SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO 

12 | 16 MAGGIO 2016

Gramsci non ci ha lasciato libri. La sua eredità letteraria è costituita da scritti giornalisti, lettere e appunti autografi. Nel corso della sua attività di pubblicista non aveva voluto raccogliere in volume neppure una minima parte della sua sterminata produzione, apparsa su giornali e riviste nel corso di oltre un decennio. I Quaderni del carcere sono un’opera postuma e incompiuta, un insieme di appunti e note. La “scoperta” di Gramsci dipese dalle scelte dei suoi primi editori e dalla volontà di trasformare in libri ciò che non era destinato alla pubblicazione. A partire dalle Lettere dal carcere pubblicate nel 1947, il suo lascito ha assunto la forma del libro e oggi Gramsci è un classico della letteratura e del pensiero politico. 

La Mostra è stata progettata per la XXIX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Saranno esposti i 33 quaderni del carcere su cui Antonio Gramsci annotò le sue riflessioni tra il febbraio del 1929 e l’estate del 1935.

I quaderni verranno collocati all’interno di teche appositamente realizzate per la mostra di Torino; essenziali didascalie forniranno le indicazioni sull’oggetto esposto (misure e data) e ne illustreranno il contenuto. I quaderni saranno integralmente consultabili in formato digitale attraverso due touch screen che permetteranno di sfogliarne le pagine. L’edizione digitale consentirà di visionare la particolare grafia di Gramsci che, sebbene minutissima, risulta di facile lettura grazie alla sua regolarità e all’assenza di segni di ripensamento; inoltre, mettendo a confronto le note di prima stesura (barrate dall’autore, ma sempre del tutto leggibili) e quelle ricopiate e rielaborate nei quaderni di argomento monografico, si potrà ben intendere il modo di lavorare di Gramsci.

Le teche che li ospiteranno saranno in grado di garantire il rispetto dei parametri relativi alla temperatura, al grado di umidità, e all’esposizione alla luce.

Lo stand dedicato ai Quaderni del carcere, denominato T08, è posizionato nel padiglione 3 in prossimità della Sala Azzurra. La pianta dello spazio destinato alla mostra misura 4 metri di larghezza per 8 metri di profondità. 

L’esposizione è pensata come una stanza pressoché buia. Le due pareti laterali lunghe sono rivestite da teli neri; il fondo è decorato con una composizione delle copertine dei quaderni; sulle due pareti che chiudono il perimetro dello spazio espositivo le immagini di alcuni quaderni aperti mostrano la grafia di Gramsci. L’entrata è costituita da tre pareti: una centrale posizionata a 50 centimetri dal margine del fronte, due laterali arretrate di un metro.

Sulle pareti laterali sono elencati i temi che Gramsci sviluppò nei quaderni. Sulla parete di centro trova posto il suo ritratto/icona con il titolo e i crediti della mostra, i cui contenuti sono descritti al suo opposto interno. Lo spazio buio è interrotto dalla luce delle 4 teche contenenti i manoscritti con relative didascalie e dai due 2 touch screen che permettono di sfogliarne tutte le pagine. I materiali usati – lamiera microforata, lastre di metallo e legni non trattati – e la scelta di una illuminazione fredda rimandano all’essenzialità di una cella.

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Le foto dell'allestimento
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La visita del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Francesachini e del sindaco di Torino Piero Fassino
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