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da Cinquantamila Giorni Corriere della Sera



Mercoledì 11 giugno 1969

Berlinguer: «Non esiste un unico modello di società socialista»

• Alla conferenza mondiale dei partiti comunisti a Mosca, contrasti tra Pcus e Pci. L’intervento di Enrico Berlinguer: «Noi respingiamo il concetto che possa esservi un modello di società socialista unico e valido per tutte le situazioni (…). Noi pensiamo che, nelle nostre condizioni, l’egemonia della classe operaia debba realizzarsi in un sistema politico pluralistico e democratico. Noi contiamo in Italia perché siamo, al tempo stesso, una forza nazionale che non si limita alla propaganda delle conquiste socialiste che si realizzano in altri paesi, ma elabora e conduce in piena indipendenza la lotta per la rivoluzione socialista in Italia. (…) Tentare di spiegare ogni divergenza con “deviazioni” da una purezza di cui non si sa bene chi dovrebbe essere il depositario significa in realtà non solo esasperare le divergenze stesse, ma precludersi la strada a comprendere le ragioni oggettive, gli interessi reali che stanno alla loro origine. (…) Un altro aspetto essenziale è quello relativo al tipo di rapporti che devono esistere fra i partiti. La nostra opinione è stata e rimane che, allo stadio di maturità e ampiezza raggiunta dal nostro movimento, non può esserci un centro dirigente, un partito-guida, uno Stato-guida (…). È questa concezione che ha ispirato le nostre posizioni sugli avvenimenti cecoslovacchi: dalla solidarietà al nuovo corso al grave dissenso nei confronti dell’ingresso in Cecoslovacchia delle truppe del Patto di Varsavia; posizioni che anche qui riconfermiamo. (…) Dobbiamo ora promuovere ogni possibile intesa, anche parzialmente, con altre forze democratiche, con forze socialiste, socialdemocratiche e cattoliche». Alla conclusione dei lavori il Pci non aderisce al documento finale della conferenza e si limita a firmarne solo uno dei capitoli.