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Ignazio Delogu - Passione, politica, cultura

19 aprile 2023, ore 16:30
Sala della Protomoteca, Campidoglio, Roma

Saluti istituzionali Andrea Catarci, assessore Roma Capitale

Proiezione del docufilm Ignazio. Storia di lotta, d’amore e di lavoro (Italia, 2022 82′) prodotto dai CSC della Società Umanitaria Sardegna con il sostegno della Fondazione di Sardegna
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Le Audaci

8 Marzo. Giornata della Donna. Le Audaci. Storie di donne uniche tra impegno, passione e libertà.

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Cent'anni di tormenti e solitudine. Cosa resta del vecchio Pci

Logo Italian Communist PartyTre libri per celebrare l`anniversario prossimo venturo. Ezio Mauro, Andrea Romano, Marcello Sorgi e Mario Pendinelli raccontano una storia che non si rassegna a finire imbalsamata nel museo della politica italiana.
di Francesco Cundari - Il Foglio 28 novembre 2020

Cosa spinge tanti autorevoli intellettuali, politici e giornalisti, che nella maggior parte dei casi comunisti non sono stati mai, a tornare ciclicamente sulla storia del Partito comunista italiano, con un`attenzione e una passione non riservate a nessun`altra formazione politica? Non riservate, per esempio, al più antico Partito socialista, dal quale pure prese origine, né alla più grande Democrazia cristiana, che sulle vicende del nostro paese ha avuto un`influenza senza dubbio maggiore.
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La legge sul divorzio compie 50 anni

Untitled 1Sono le 5.45 del mattino del 1° dicembre del 1970, quando Sandro Pertini, Presidente della Camera, annuncia all’aula che con 319 favorevoli e 286 contrari il Parlamento italiano approva la legge Fortuna – Baslini in materia di "Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio". Dopo cinque anni di battaglia parlamentare, al termine di una seduta fiume inaugurata il 24 novembre è all’alba di quel giorno che il divorzio entra di diritto nella legislazione italiana.

Protagonista per il Partito Comunista Italiano di questo lungo dibattito è Nilde Iotti che, in occasione della dichiarazione di voto, introduce il suo intervento rivendicando il ruolo e le ragioni del Pci:
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L'Anpi porta rose rosse sulle tombe delle 21 donne della Costituente

di Nicola Pinna - La Stampa 2 giugno 2020

Nei libri di storia e nelle commemorazioni si parla quasi sempre dei "Padri costituenti", ma in questo 2 giugno molto diverso dal solito l’Anpi ha deciso di dedicare la Festa della Repubblica alle "Madri costituenti". C’erano anche loro, in 21, tra chi ha scritto la carta fondamentale su cui l’Italia appena uscita dalla guerra ha posato le basi della Repubblica. Il ricordo, voluto dalla presidente dell’associazione dei partigiani Carla Nespolo, sarà delicato ma molto simbolico: una rosa rossa per ognuna delle donne che hanno messo la firma sulla Costituzione. «La nostra presidente Nespolo ci ha tanto incoraggiato nell`organizzazione di questa iniziativa - racconta Claudio Maderloni, della segreteria nazionale dell’Anpi - Anche se erano poche, il ruolo delle donne nell’Assemblea costituente è stato fondamentale, soprattutto nella discussione dei temi civili e dei diritti».